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04 Set 2024

Chi informa i turisti su clima e meteo?

La buona pratica di Arpae Emilia-Romagna che non trovi sui portali del turismo

Navigando sul sito di Arpae Emilia-Romagna ci ha colpito Informare-ER, il servizio online (portale e app mobile) messo a disposizione dalla stessa agenzia per i turisti balneari.

Sul portale è possibile vedere i dati in tempo reale e le previsioni per le prossime 72 ore di meteo, temperatura dell’aria e del mare, umidità, precipitazioni, copertura nuvolosa, velocità e direzione del vento, altezza e direzione delle onde, correnti marine, acque di balneazione, qualità dell’aria e pollini allergenici di 108 località della Riviera romagnola.
I dati derivano dai servizi di monitoraggio realizzati da Arpae su tutto il territorio regionale e dall’applicazione di modelli previsionali sviluppati dalla stessa agenzia. Nello specifico i modelli metereologici e marini utilizzati sono modelli numerici in grado di fornire previsioni fino a 3 giorni di scadenza con un buon grado di affidabilità. Fatto molto importante: le informazioni sono disponibili anche in quattro lingue straniere (inglese, francese, tedesco e russo).
Da una rapida esplorazione online non risultano casi simili realizzati da altre Arpa regionali o provinciali.
Auspichiamo che questo esempio venga seguito in ogni regione.

L’impatto clima sulle persone e sui turisti

Come pubblicato dal quotidiano Il Resto del Carlino pochi giorni fa (https://www.ilrestodelcarlino.it/meteo/estate-2024-emilia-romagna-previsioni-autunno-8d709633), il riminese Roberto Nanni, membro dell’Associazione meteo professionisti (Ampro) in Emilia-Romagna, afferma che ci siamo lasciati alle spalle il secondo trimestre estivo più caldo degli ultimi cento anni.
Questo periodo è stato caratterizzato infatti da numerose giornate di caldo intenso con temperatura massima superiore ai 35°C, ma anche da violenti temporali che hanno causato frane e smottamenti, nubifragi e allagamenti, grandinate e una tromba d’aria a Punta Marina Terme (Ravenna).
In questa situazione di continua variabilità climatica acquisisce sempre più importanza comunicare a turisti e viaggiatori in maniera precisa e puntuale il clima e il meteo che troveranno a destinazione.

Chi si occupa del clima si preoccupa del turismo, ma chi si occupa di turismo perché non informa sul clima?

Dopo aver scoperto il portale Informare-ER, per rispondere a questa domanda abbiamo navigato sui siti di destinazione Emilia-Romagna Turismo e Visit Romagna. Abbiamo così constatato che nessun soggetto pubblica alcun collegamento al portale Informare-ER, sebbene nelle intenzioni di Arpae l’utente finale sono proprio i turisti.
Sui due siti di destinazione le informazioni meteorologiche sono all’interno della sezione “Pianifica il viaggio” e si limitano a una narrazione del clima tipico della regione, alla pubblicazione di una mappa con le previsioni della giornata e una mappa geo-referenziata che è possibile navigare per visualizzare alcune webcam in tempo reale del territorio. Nessuna possibilità di vedere previsioni a 72 ore.

Chi si sta invece preoccupando maggiormente della variabile climatica nel mondo del turismo sono i grandi operatori privati, come abbiamo avuto modo di documentare all’interno dell’indagine compilativa Climate change: evoluzione di imprese e destinazioni turistiche in Europa e in Italia realizzata per ENIT Spa all’interno del progetto Turismo Climate-sensitive.
Booking.com, Expedia Group e Marriott International hanno tutte e tre inserito il cambiamento climatico come variabile di business all’interno dei propri piani aziendali.
Altra buona pratica di informazione climatica e metereologica viene dal portale turistico della Spagna che in homepage – all’interno della sezione “Tutte le informazioni utili di cui hai bisogno” – pubblica una finestra dedicata al meteo in Spagna con possibilità di cercare la destinazione di proprio interesse.

Comunicare il clima aiuta il turismo

Comunicare in maniera corretta i dati di clima e meteo ai turisti è sempre più importante e non mancano gli strumenti per farlo.
Ciò che sembra mancare in Italia è una connessione logica fra gli scienziati che hanno una quantità infinita di dati climatologici e meteorologici e chi si occupa di organizzazione e promozione del turismo soprattutto a livello istituzionale. Auspichiamo su questo che il nostro Paese possa fare un cambio di passo, ne va della tutela dei nostri ospiti e del futuro del turismo italiano.

#staytuned

Marco Antonioli