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14 Mag 2024

9094 decisori per il turismo climate-sensitive

In corso l’indagine di campo “Le nuove scelte dei turisti e degli operatori del turismo” del progetto di ricerca ENIT.

29% tour operator internazionali che promuovono Italia all’estero, 34% soggetti pubblici tra regioni, camere di commercio, comuni, città metropolitane, musei, eventi culturali, università, parchi naturali e DMO, 37% soggetti privati inclusi hotel, extra-alberghiero, DMC e convention bureau, gestori di esperienze e servizi nei diversi turismi, per un totale di 9094 operatori.
Un campione esteso dei principali decisori tecnici dell’evoluzione delle attività nel turismo causata dal cambiamento climatico.

Per conoscere, analizzare e misurare esigenze, proposte e innovazioni dei principali decisori tecnici dell’hospitality industry italiana, il progetto di ricerca ENIT “Turismo Climate-sensitive” – curata da Fondazione Santagata e Studio Giaccardi & Associati – ha avviato di recente l’inedita indagine di campo “Climate change: le nuove scelte dei turisti e degli operatori del turismo”.
Questo il link per l’accesso al questionario online:
https://studiogiaccardieassociati.typeform.com/to/yTTrDkRZ.

L’indagine è focalizzata su un campione statistico e rappresentativo ma ogni operatore pubblico e privato può partecipare contribuendo così a individuare soluzioni e opportunità per affrontare la “sfida del secolo” per il turismo.

L’indagine “Le nuove scelte dei turisti e degli operatori del turismo” è un’azione rilevante e mai realizzata prima d’ora del progetto di ricerca ENIT “Turismo Climate-sensitive” che persegue due scopi di interesse generale:

  • Conoscere, analizzare e misurare i cambiamenti della domanda e dell’offerta turistica causati dall’emergenza climatica, rendendo poi disponibili dati e informazioni a tutti gli stakeholder
  • Contribuire a delineare policy di innovazione che, tramite ENIT, siano utili per imprese e destinazioni turistiche e favoriscano scelte efficaci di “adattamento climatico”.

Adattamento climatico è da intendersi come prevenzione e limitazione dei danni e soprattutto come protezione delle persone – ospiti, lavoratori e residenti –, ricercando allo stesso tempo nuove opportunità di sviluppo sostenibile che senz’altro ci sono.

Per queste finalità è stato costituito il Comitato Scientifico del progetto di ricerca composto dai docenti universitari Rodolfo Baggio (Bocconi) e Martha Friel (IULM), dai professionisti Paola Borrione (Fondazione Santagata), Marco Antonioli e Giuseppe Giaccardi (Studio Giaccardi & Associati) e da Elena Di Raco responsabile del Centro Studi ENIT. Il Comitato Scientifico è coadiuvato dagli analisti Maddalena Penna, economista delle destinazioni, Irene Pinto e Andrea Porta, ricercatori e studiosi dell’economia della cultura e della sostenibilità.

Questo team lavorerà insieme per un anno animato dalla volontà di realizzare una missione di servizio pubblico senza precedenti nel nostro Paese: sviluppare ricerca applicata nel turismo restituendo dati aperti e strutturati, modelli e pratiche di intervento utili agli stakeholder pubblici e privati.

Il progetto di ricerca trae ispirazione da più fattori, tra i quali:

  • il significato-guida del “turismo sensibile al clima” che popola con accenti e sfumature differenti più paper scientifici e pubblicazioni tecniche, insieme con nuove pratiche di imprese e destinazioni
  • l’orientamento esplicito della domanda di viaggio che, a causa dell’impatto del cambiamento climatico, sta già attuando una nuova programmazione dei viaggi basati sulla combinazione tra previsione di destinazione, eventi climatici e periodo di vacanza
  • una nuova possibile missione del sistema turistico italiano alla ricerca di nuovi modelli con inediti “climate-sensitive champion”
  • l’evoluzione del marketing di imprese e destinazioni che trattano cambiamento e adattamento climatico come nuova variabile competitiva
  • la pubblicazione del modello “Tourism Climate Index” (TCI) messo a punto nella ricerca scientifica “Destination Climate Adaptation – A Croatian case” realizzata da Rodolfo Baggio (Università Bocconi, Italia), Elisa Burrai, Chris Cooper e Jane Turner (Leeds Beckett University, UK), Vanja Krajinović e Nevenka Čavlek (University of Zagreb, Croatia)
  • il necessario legame di valori e ispirazione tra turismo e SDGs dell’Agenda 2030 dell’ONU dei quali 8 obiettivi esplicitamente connessi al settore
  • la necessità di tutela del formidabile patrimonio dei 59 siti UNESCO in Italia e degli altri tantissimi attrattori storici, culturali e ambientali la cui fragilità aumenta proprio a causa del climate change
  • la gestione integrata delle diverse produzioni culturali e creative e la condivisione di obiettivi, progetti e strategie di valorizzazione e sviluppo sostenibile
  • le diverse capacità di risposta di adattamento climatico in base alle risorse disponibili
  • le nuove disuguaglianze globali causate dal climate change anche nelle aree più fragili del Mediterraneo e del nostro paese
  • il condizionamento delle differenti possibilità di investimento, ad esempio per infrastrutture resilienti, monitoraggio, ricerca e innovazione a più livelli, nuovi programmi di formazione, incentivi fiscali e finanziamenti agevolati, nuove attività di sensibilizzazione e comunicazione turistica, etc.
  • il monitoraggio infine di oltre 40 fonti internazionali – centri di ricerca, università, progetti e iniziative di destinazioni e imprese anche in Italia – che stanno realizzando un intenso flusso di informazioni sul fondamentale rapporto tra domanda e offerta di vacanza in condizione di cambiamento climatico.

L’appuntamento per condividere i risultati dell’indagine di campo “Le nuove scelte dei turisti e degli operatori del turismo” con tutti i 9.904 decisori coinvolti sarà al prossimo TTG di Rimini al 9 all’11 ottobre.

Per informazioni:
Marco Antonioli, capo analista
m.antonioli@giaccardiassociati.it
335 7368152

#staytuned

Beppe Giaccardi